Franco Cesati, 2016
Con illustrazioni di Elinor Marianne
pp. 216
€ 16 (cartaceo)
Le parole ci affascinano. Utili o estetizzanti, tecniche o generali,
sentimentali o descrittive, arcane o quotidiane, popolano ogni giorno le
nostre vite. Benché si gridi all'analfabetismo di ritorno e
all'impoverimento del lessico a poche migliaia di lemmi, ci sono
fortunatamente alcune opere che possono aiutarci a rinfocolare un
piacere atavico per gli italiani: quello di scoprire il significato di
parole inconsuete.
Il dimenticatoio, uscito prima di Natale per i tipi di Franco
Cesati Editore, è un dizionarietto allegro, graficamente accattivante,
che non ha nulla di distanziante o iper-specialistico. Al contrario,
un'equipe ha selezionato quasi 2000 parole che hanno in comune una sola
cosa: essere ormai considerate desuete. Ad esempio, che significano
"bretto", "ineunte", "babbignocco", "mecco"? Sono solo alcune delle
parole perdute, che vengono sobriamente accompagnate dal loro
significato e, talvolta, dal contesto storico, sociale o artistico in
cui si sono affermate.
Se, leggendo queste parole, vi state dicendo "sarebbe proprio il libro adatto per...", avete ragione: Il dimenticatoio
è un libro bellissimo da regalare, ma anche da leggere in compagnia.
Potreste mettervi alla prova, mettendovi alla prova per vedere chi
conosce più significati; o aprire un bel gioco di coppia/famiglia,
pescando a caso un lemma ogni giorno e proponendovi di riutilizzare
quella parola durante la giornata. O ancora, se siete metodici e odiate
il disordine, potete leggere le 212 pagine di dizionarietto in ordine,
evidenziando le parole perdute anche ai vostri occhi.
Insomma, che si tenga sul comodino o in libreria, Il dimenticatoio
è proprio un libro sfizioso da tenere a portata di mano, adatto ai
ragazzi (aspettatevi di certo qualche sopracciglio alzato in segno di
sospetto davanti a termini come "fiaccagota" o "demolatria") ma anche
agli adulti (che invece confermeranno il significato di parole come
"fellone" o "querulo").
Contro il conformismo della lingua degli sms, un rimedio tutto cartaceo
(e una gran bella carta di qualità) e divertente, che ci sentiamo
davvero di consigliare!
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